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Kill Fede.
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1990. Un poliziotto sadico annuncia ad un padre la morte del figlio per overdose. Non è mera cronaca regressista,ma bensì l'incipit campionato di "Mr.Kirk's Nightmare",prima hit di un hardcore pronto a mutare in jungle.
Con un prologo così,chi non capirebbe di essere di fronte a chi ha fatto la storia di un genere. Gli inglesi Dego e Mark Mac aka 4 Hero,non sono pionieri,non sono i creatori,sono solamente l'incarnazione perfetta del genere stesso.Una jungle limpida e trasparente,agli inizi di un cammino etereo che la vedeva più come recuperatore didascalico di musiche del passato,come fusion,soul,techno detroitiana,jazz e altro ancora,che come bandiera dell'elettronica da club del tempo.Una mitosi coulturale in nascita,un banco di prova intatto,una tela bianca dove dipingere il futuro.Tutto questo e altro,riassumibile in un solo,indimenticabile disco.Che poi,a chiamarlo così,gli si fa torto.
_PARALLEL UNIVERSE (1994) :
Tolto un esordio hardcore,tra l'altro parecchio interessante,i 4 hero decidono di rivoluzionare la jungle come un calzino,decidendo in toto i colori,le sfumature,i contorni e il ritmo di un genere che da lì a poco,con A.G.C Gerald e Goldie,sarebbe diventato un inno mondiale da ballo.Un anno prima del big bang,Parallel Universe suona come una skyline di suoni impalpabili e spontanei,un viaggio all'iperguida curvatura 6 nel ignoto elettronico d'epoca.Ritmiche fluide e acquose,ma al contempo solide come barriere di scogli,si uniscono a biosfere soul rarefatte,mentre una sorta di astral jazz extraterrestre fà capolino qua e là come una serie di avvistamenti ufo. Non pezzi,ma vere e proprie utopie nostalgiche come "Universal Love","Follow your Heart","Wrinkles in Time" e il meraviglioso allunaggio di "Terraforming".La sorgente del suono è comunque e sempre la tradizione techno di Detroit,fortunatamente. P.U è un elettroencefalogramma da sogno,ondeggiante tra fase REM e dormiveglia,con la consapevolezza che,a qualche anno da lì,la jungle dimenticherà la sua umanità e cederà alla macchina artificiosa,con grande perdita e rimpianto.Ma questa è un altra storia,per adesso limitiamoci a sognare.E qui c'è da farlo per anni,garantito.
10/10
_TWO PAGES (1998): Un grande lavoro di svolta,che abbandona per sempre le sponde hardcore,Two pages si presenta già come un volto duplice,sia nel formato doppio cd/lp,ma anche nell'animo:il disco ondeggia cauto e altalenante tra radici detroitiane e volubili arie soul anni 70'.Grandi pezzi,mai pacchiani ma sempre freschi e diretti,come "Humans","Star Chasers","Loveless",che non cadono mai nel già sentito,nonostante una ricerca armonica quasi teatrale e arrangiamenti pomposi al limite dello stucchevole. Molti fiati,sezioni d'archi,ottoni e palpatine easy jazzy completano un disco capace come pochi di giocare col proprio tempo,senza tagliare i ponti col passato,e rendendosi ambivalente nel soddisfare entrambi questi aspetti.Ottimo.
7,5/10
_CREATING PATTERNS (2001) :
Scoperta la via,tracciata che sia. Una conferma,questo Creating Patterns,che aggiunge alla formula dei Two Pages una dimensione pop legata alla forma canzone.Anche se e comunque gli spettri technoidi del passato sono sempre presenti("Eight" e "BS-74638"),le cantanti sugli scudi (Jill Scott e Ursula Rucker),una sensazione di passato schiacciante sporca questo disco,in ogni caso più che discreto.Lavoro valido,ma al contempo amarognolo.
7/10
Si prega di ascoltare obbligatoriamente il primo,seguire col secondo e se interessati aggiungere il terzo.Grazie
Aggiungo anche l'esordio hardcore,"In Rough Territory"(1991),estremamente bello nel suo essere acerbo ma potente allo stesso tempo.
DISCOGRAFIA:
* In Rough Territory (1991)
* Parallel Universe (1995)
* Two Pages (1998)
* Two Pages Reinterpretations (1999)
* Creating Patterns (2001)
* The Remix Album (2004)
* 4hero present Brazilika (2006)
* Play With The Changes (2007). -
LordSupernova.
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Ho ascoltato Parallel Universe, decisamente un ottimo lavoro. Mio primo ascolto Jungle, sì è fatto ascoltare con facilità più volte (3). Pur non potendo fare paragoni, mi sento di consigliarlo. .