Drexciya

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  1. Kill Fede
     
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    Premessa : Questo è in assoluto uno dei miei artisti preferiti tra le svariate migliaia di ascolti che giornalmente mi affliggono.Per questo lo tratterò con deferenza,e vogliate scusarmi se a volte cadrò nel poetico o nello stucchevole,o entrambe le cose assieme.Ma io li vivo come un sogno,e tale voglio trasmetterlo agli altri.E lasciate perdere i voti,che ovviamente sarebbero dei dieci in alcuni casi,ma non mi sentivo di dare di meno.Ovviamente,è un voto di parte ininfluente,indegno di rappresentare con una scala numerica così tanta bellezza.


    Prima di passare alla musica di questo/i artisti,è bene spiegare esattamente l'immenso ideale di fondo che pervade tutte le sue/loro opere.E' indispensabile capirlo,per meglio tuffarsi in un oceano di sperimentazione,futuro e techno senza precedenti nè seguenti che è/sono i Drexcyia. Grazie.


    L'acqua come primo motore immobile dell'esistenza,elemento naturale di potenze incalcolabili. Un'immensa tetide di rifrazioni elettroniche,intervallate da duri scogli di speranza e sconfinate praterie liquide, dove imbastire una resistenza armata contro un'ineluttabile destino di rovina e sofferenza. I Drexciyani sono i figli di schiave nere imprigionate durante il triangolo della schiavitù,gettati in mare e cresciuti nell'infinito degli abissi sottostanti. Un'immaginario fatto di dolci colline cremisi,metropoli di bolle,cubi idrici dalle facce iridescenti,isole positroniche e spioventi giganti celesti. Al centro di questo sogno,la città-stato di Lardossa,dove la vita scorre placida e serena,perfetto contraltare di un'esistenza meschina e complicata al di sopra del livello dell'acqua,portata avanti da "esseri di terra",schiavisti e assassini di un popolo intero. Nei giardini galleggianti della città, i guerriglieri Drexciyani imparano il jujidsu e il salto sull'onda,mentre piccole particelle acquatiche volteggiano libere nei cieli liquidi di Lardossa,pulsante e febbrile come una resistenza che viene dal profondo,dall'underground.


    Testimonianze fisiche di questo viaggio nell' acquario delle meraviglie,sono due semplici cd(uno doppio),e l'altro singolo.Capolavori senza tempo dell'elettronica,attimi irripetibili di una musica leggendaria destinata a fermarsi all'unisono di un cuore malandato ed imperfetto.


    _THE QUEST (1997):

    Originale doppia raccolta che rastrella un pò tutto il meglio tradotto in singoli della prima produzione drexciya. 28 pezzi senza età,dove tutto l'idealtipo drexciyano trova sfogo:humour,rabbia,dolore,gioia,songs rocciose come vulcani subacquei("Antivapor Waves") ,taglienti come barriere coralline("Seaquake"),tra stupidate tragicomiche("Sea Snake") e visioni allucinate di porti fantascientifici ("Bubble Metropolis"),fino a quella splendida cattedrale sommersa che è "Wavejumper". Non mi dilungherò ancora,"solamente" un disco essenziale,techno senza tempo,un doppio lavoro leggendario(sia per reperibilità che per valore) che va,come un gorgo sonico cariddiano,ad inghiottire intere ere musicali,passandole al filtro acquatico di uomini-anfibio allucinati,e allucinanti.Un dono di dio.

    20/10


    _NEPTUNE'S LAIR (1999):

    Altro successivo grande capolavoro,questa volta vero e proprio concept al sale(a differenza di Quest che era "solo" una compilation di singoli) che mette ancor di più a fuoco la geografia acquasubspaziale di Drexciya.
    L'intro è affidata a "Temple of Dos de Agua",una sorta di Carmina Burana sottomarina tetra e minacciosa come una nube di inchiostro,che però si solidifica immediatamente nella successiva "Species of the Pod",iscritta da subito come perfetto De Rerum Natura Acquaticae della techno."Andreaen Sand Dunes" invece mostra immensi deserti di anemoni multicolori,ondeggianti su tappeti accordali che sembrano liquefarsi,mentre "Universal Element" si fa carico di un synth amniotico a gravità zero,squillante poche note ma subito indimenticabili. Altri grandi momenti,"Oxyplasmic Gyration Beam ",risonante come la risacca di un mare di berillio fuso su una spiaggia di titanio,"Jazzy Fluids" con il suo giro di basso ricavato dallo scheletro di una balena,e "Surface Terrestrial Colonization",potente come solo una rivoluzione dal nucleo del pianeta può essere. Si capisce,siamo davanti a qualcosa di veramente importate,miglior seguito non poteva esserci. In termini astronomici,il sole di Lardossa.

    15/10


    _HARNESSED THE STORM (2002):

    Un album di transizione questo,preludio di una tempesta sonora di poco futura,è l'anticamera dell'inferno drexciyano. Spento,buio,un tunnel sonico da attraversare velocemente ad occhi chiusi. Primo sintomo di una fine incombente,scevro di quelle atmosfere mitiche dei primi album,H.T.S è un primo campanello d'allarme sulla caduta di una città onirica annegata.Un preludio alla furia malinconica.

    7,5/10


    _GRAVA 4 (2002) :

    Uscito lo stesso anno di Harnessed The Storm,è questo l'inferno drexciyano,l'ultima tempesta,il flying dutchman. I mari si tingono di nero,spettri e fantasmi anfibi si snodano su letti di droni galleggianti,mentre nel cielo è in corso un uragano di proporzioni apocalittiche,dove però filtrano i raggi di un sole speranzoso,consapevole e sereno della fine ormai giunta.Grava è l'album dove si capisce veramente che questi esseri hanno abbandonato la terra per altre galassie acquatiche,lasciando i terrestri privi di un ingranaggio fondamentale,il sogno. Fine.

    9/10


    James Stinson, nato a Detroit il 14 settembre 1969, mente dei Drexciya.
    Il 3 settembre 2002 James Stinson muore per complicazioni cardiache.

    Ecco la lapide,ecco chi c'era dietro a quel monicker,un martire della techno,tra underground resistance e sogni di un'africa riunita.

    Il mio è un atto di amore,non mera didascalia musicale,di un timido drexciyano di fronte alla morte del suo re.

    Scrivere per non dimenticare,ascoltare per rivivere.



    DISCOGRAFIA:


    Album :


    The Quest (antologia, Submerge, 1997)

    Neptune's Lair (Tresor, 1999)

    Harnessed The Storm (Tresor, 2002)

    Grava 4 (Clone, 2002)


    Ep/Singoli :

    Deep Sea Dweller (Shockwave Records, 1992)

    Drexciya 2: Bubble Metropolis (Underground Resistance, 1993)

    Aquatic Invasion (Underground Resistance, 1994)

    Drexciya 3: Molecular Enhancement (Rephlex, Submerge, 1994)

    Drexciya 4: The Unknown Aquazone (Submerge, 1994)

    Drexciya 5: The Journey Home (Warp Records, 1995)

    The Return Of Drexciya (Underground Resistance, 1996)

    Uncharted (Somewhere In Detroit, 1998)

    Fusion Flats (Tresor, 1999)

    Hydro Doorways (Tresor, 2000)

    Digital Tsunami (Tresor, 2001)

    Drexciyan R.E.S.T. Principle (Clone, 2002)

    Edited by Kill Fede - 29/10/2007, 14:35
     
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  2. MirkoRagnarok
     
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    O___O
    Dovrò ascoltare qualcosa il prima possibile.
     
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  3. LordSupernova
     
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    Non sapevo fosse deceduto, un peccato.
    Comunque, ho sentito Neptune's Lair, e quest'album ha decisamente qualcosa di 'speciale'.
    Sognante e complesso, spaesante. Consiglio di immergersici dentro, ad ogni ascolto lo si assimila di più. Un viaggio assurdo.

    Devo ascoltare the quest a tutti i costi.
     
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  4. VanDamsel
     
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    Provvedo subito a cercare qualche cosa :support:
     
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  5. M.G.
     
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    Ed ecco qui un mio primo (timido ed inesperto) parere sul mondo Drexciyano.

    Ho ascoltato Neptune' s Liar e Grava 4. Come ha detto Fede son due cose ''diverse''... Il primo per quanto lungo scorre senza problemi e si rivela un ascolto piacevole. Per il secondo invece... Il termine ''Inferno dei Drexciya'' calza a pennello... E' claustrofobico, immaginate di essere sott' acqua, e ogni volta che state per riemergere a prendere aria, qualcosa ve lo impedisce e vi tiro giu', nelle profondità.

    Il marchio Drexciya ovviamente si riconosce, infatti, si scopre qualcosa in piu' ad ogni ascolto effettuato.
     
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  6. LordSupernova
     
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    Ho sentito the quest, grandioso e piacevole come neptune's lair. Ad ogni ascolto più profondo e ricco.
     
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  7. MirkoRagnarok
     
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    Uhm,ho ascoltato solo 2 volte The Quest e Neptune's Lair.
    Dunque,il 1° mi è parso un immenso capolavoro,ritmi molto ipnotici e trascinanti,mai banali e ripetitivi,in assoluto il migliore lavoro Techno che abbia ascoltato(anche se a dire il vero è uno dei pochi XD)
    Il 2° invece l'ho ascoltato più alla leggera,molto bello,ma mi è sembrato minore rispetto a The Quest.
    Questa ovviamente è una prima impressione,dovrò sicuramente ascoltare questi album molte altre volte per cogliere tutte le loro sfumature.
     
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  8. LordSupernova
     
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    Comunque poco da fare, più li senti più li ami.
     
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  9. Varo88
     
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    The quest non è male.
     
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  10. Kill Fede
     
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    QUOTE
    The quest

    QUOTE
    non è male

    speechless,my god
     
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  11. Varo88
     
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    Scusami ma non ho capito.
     
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  12. Kompany
     
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    Nel senso che per lui sentir dire "non male" ad un cd che reputa "essenziale, l'idealizzazione di perfezione su cd, etereo.." è un offesa. In parole povere..

    Comunque...Ho sia "The Quest" e "Neptune's Lair"...sentiti molto poco...sono troppo difficili da assimilare ._.
     
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  13. Kill Fede
     
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    QUOTE
    Nel senso che per lui sentir dire "non male" ad un cd che reputa "essenziale, l'idealizzazione di perfezione su cd, etereo.." è un offesa. In parole povere..

    Non è assolutamente un offesa,semmai la reputo una presa di posizione un pò leggerina.Può e deve anche non piacere a qualcuno(nel sacro nome della par condicio universale),ma dire non è male vuol dire averlo ascoltato poco e/o male.Dischi simili non si prestano alle mezze misure,e se la mia reputazione di tali lavori è ammantata di un qualche poeticismo da due soldi,lasciate correre...in fondo non è neanche così cialtronesco come sembra.Colgo anche un certo sarcasmo spicciolo...del tutto fuori luogo tra l'altro,nessuno obbliga chicchessia a venire a leggere il topic,e se mi piace definire un cd in modo rocambolesco,è un problema solo mio(evitabile se mi aggrappo alla wiki,ma ci sono già troppi campioni di questa specialità qui dentro).Più che offeso(ci mancherebbe),un pò stupito.

    QUOTE
    Comunque...Ho sia "The Quest" e "Neptune's Lair"...sentiti molto poco...sono troppo difficili da assimilare ._.

    Dagli tempo...qui non si tratta di ascoltare un gruppo rock,che può entrarti subito in testa.Qui bisogna avere pazienza(poi ci sono alcuni personaggi come mirko che con un ascolto hanno assimilato tutto,ma noi comuni chiamiamoci fuori.)

    Edited by Kill Fede - 29/11/2007, 16:56
     
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  14. MirkoRagnarok
     
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    CITAZIONE (Kill Fede @ 29/11/2007, 10:22)
    Dagli tempo...qui non si tratta di ascoltare un gruppo rock,che può entrarti subito in testa.Qui bisogna avere pazienza(poi ci sono alcuni personaggi come mirko che con un ascolto hanno assimilato tutto,ma noi comuni chiamiamoci fuori.)

    CITAZIONE
    Questa ovviamente è una prima impressione,dovrò sicuramente ascoltare questi album molte altre volte per cogliere tutte le loro sfumature.

    XD
     
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  15. Varo88
     
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    CITAZIONE (Kill Fede @ 29/11/2007, 10:22)
    CITAZIONE
    Nel senso che per lui sentir dire "non male" ad un cd che reputa "essenziale, l'idealizzazione di perfezione su cd, etereo.." è un offesa. In parole povere..

    Non è assolutamente un offesa,semmai la reputo una presa di posizione un pò leggerina.Può e deve anche non piacere a qualcuno(nel sacro nome della par condicio universale),ma dire non è male vuol dire averlo ascoltato poco e/o male.Dischi simili non si prestano alle mezze misure,e se la mia reputazione di tali lavori è ammantata di un qualche poeticismo da due soldi,lasciate correre...in fondo non è neanche così cialtronesco come sembra.Colgo anche un certo sarcasmo spicciolo...del tutto fuori luogo tra l'altro,nessuno obbliga chicchessia a venire a leggere il topic,e se mi piace definire un cd in modo rocambolesco,è un problema solo mio(evitabile se mi aggrappo alla wiki,ma ci sono già troppi campioni di questa specialità qui dentro).Più che offeso(ci mancherebbe),un pò stupito.

    Ma io non mi arrabbio, anzi.
    Ho preso in esame il topic perché interessato, ho ascoltato, anche se pochissimo, ed ho dato una mia impressione, anche se povera, su quello che ho ascoltato.
    Poi può piacere o no, è sempre questione di gusti.

    Non capisco dov'è il problema.
     
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21 replies since 27/10/2007, 18:58   301 views
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