Sol Invictus

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  1. Deathlike Silence.
     
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    I Sol Invictus sono il progetto di Tony Wakeford, ex membro dei Death In June, di Gareth Smith e di Ian Read, ex collaboratore di Current 93 e Death In June.

    CITAZIONE
    Il mini-album Against The Modern World (Eyes Media, 1988), la cui title-track rimarra` uno dei suoi vertici, presenta un folk magico e ancestrale di origine druidica, impreziosito di arrangiamenti elettronici e classicheggianti, dedicato a tematiche depresse se non macabre.

    I primi brani, come il singolo See The Dove Fall (Shock, 1987), fanno leva su solide basi di rumore, elettronica e battiti meccanici. Il singolo Looking For Europe (World Serpent) sfoggia anche un angosciato tribalismo. I primi vinili verranno raccolti su Sol Veritas Lux (Tursa, 1990).

    Trees In Winter (Tursa, 1990), senza Smith ma con Karl Blake degli Shock Headed Peters, e` ancora un'opera di transizione. Piu` che le cantilene monocordi di English Murder e Gold Is King, o i loro testi tediosamente fatalisti, contano le loro introduzioni elettroniche. E` soltanto nella title-track che i toni solenni del canto e il sottofondo cupo dell'elettronica e della chitarra trovano un suggestivo punto d'incontro.

    Killing Tide (Tursa, 1991), che in gran parte rivede materiale del precedente, e` il disco del solo Wakeford, in quanto anche Read ha lasciato il gruppo. E Wakeford cambia rotta, puntando su sintetizzatori atmosferici e accompagnamenti suadenti.

    King & Queen (Tursa, 1992) si avvale cosi` di un ensemble che comprende violoncello, flauto e organo. Cio` non toglie che Wakeford, cantante orrendo, non riesca a fare molto piu` che imitare il sound semi-acustico dei Death In June.

    Esce anche una collaborazione con Steve Stapleton dei
    Nurse With Wound : Revenge Of The Selfish Shellfish (Tursa, 1992).

    Wakeford ha anche registrato a proprio nome La Croix (Tursa, 1993), altrettanto patetico nel suo tentativo di fondare una ballata da camera. La lunga title-track da` inizio alla sua paranoia nei confronti della decadenza dell'Europa.

    Death Of The West (Tursa, 1994), raccolta di inediti ed editi riveduti per l'occcasione, riprende da li`, con oboi, flauti e violoncelli.

    In The Rain (Tursa, 1995) ripete testardamente vizi e virtu` del personaggio, sempre piu` contratto nella sua visione pessimistica della societa` moderna, sempre piu` immedesimato nei panni del profeta dell'apocalisse.

    Cupid And Death (Tursa, 1996), secondo album solista di Wakeford, continua un programma parallelo di musica piu` strumentale che vocale. Wakeford e` ormai invasato di trovatorato medievale e tenta di trasferirlo nella musica rock adottando le pose del commentatore sociale.

    Blade (Tursa, 1997), di Sol Invictus. ritorna ai temi pagani a lui cari. Alla formazione si e` unita la flautista Sally Doherty.

    Autumn Calls (Tursa, 1998), collaborazione fra Wakeford e Tor Lundvall, e` una forma di tarda musica new age.

    Ian Read ha formato Fire & Ice, che sembra aver raccolto la fiaccola dei Sol Invictus. Gilded By The Sun (NER, 1992 - Tesco, 2004), con Blood On The Snow e Gilded By The Sun, Hollow Ways (NER, 1994), with Lord of Secrets, Midwinter Fires (Asafoetida, 1994), e Seasons of Ice (Asafoetida, 1997), che raccoglie inediti e versioni dal vivo, lo hanno rapidamente imposto fra i protagonisti del nuovo folk Britannico. Runa (Tesco, 1996) is perhaps Fire+Ice's best album, or at least the mature expression of their style: languid and emphatic ballads imbued with the spirit of northern fairy tales that are based on the melodies of the acoustic guitar and embellished with elegant touches of keyboards, horns and percussions. But Birdking (Tesco, 2000) is one too many of these semi-acoustic collections.

    L'Orchestre Noire e` il progetto "classicheggiante" di Wakeford, che esordisce con Cantos (Tursa, 1997), una raccolta di romanze orchestrali dedicate a temi mitologici (alcune cantate in latino), e prosegue con Eleven (Tursa, 1999), un altro concept filosofico dedicato questa volta alla guerra.

    Ho solo 3 album, che mi piacciono molto tra l'altro. Forse ripetitivi alla lunga, ma da sentire.
     
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  2. Kill Fede
     
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    Ottimi,a nome loro ho solo Thrones e The hill of crosses,fuori catalogo trovati ad un mercatino,prezzi stracciati per musica eccellente.

    Poi ho anche il triplo split con i Rose Rovine e Amanti e Andrew King,A Mythological Prospect of the City of Londinium,molto bello.

    Consigliati x 2
     
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  3. Deathlike Silence.
     
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    CITAZIONE
    Poi ho anche il triplo split con i Rose Rovine e Amanti e Andrew King,A Mythological Prospect of the City of Londinium,molto bello.

    Io devo ancora sentirlo purtroppo, ma m'ispira molto.
     
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  4. velvet)))
     
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    Sì, non sono male. Ho un amico che stravede per loro, io quasi preferisco i Fire+Ice..
     
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  5. Signor Rossi
     
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    Il classico gruppo straccia palle. Davvero non capisco come fanno ad essere considerati in tal modo nella scena.
     
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  6. Varo88
     
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    Bravi nn poco.
    Però io li vedo meglio nella sezione industrial.
     
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  7. VanDamsel
     
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    non riesco a farmeli piacere, per niente
     
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6 replies since 9/11/2007, 10:42   144 views
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