-
Kill Fede.
User deleted
Frase lapidaria presa dal dizionario:"La musica techno nasce a Detroit a metà anni 80'per mano della triade composta da Derrick May,Juan Atkins e Kevin Saunderson."
Niente di più vero,però se vogliamo additare un solo essere,cosidetto padrino della techno,il nostro indice cadrà su Atkins.
La sola definizione,da lui coniata,di techno dice tutto:"George Clinton e i Kraftwerk chiusi in un ascensore".L'estro e il groove umano del funk sposa l'accademia androide e sintetica dell'euroelectro,per gli albori di quel genere che tanti continuano erroneamente ad attribuire all'oltremanica inglese(che comunque rivendica una lunga lista di capolavori essenziali del genere).
Un continuo ammiccamento e avancès tra bianco e nero,quartieri alla crema e al cioccolato,tradizioni musicali agli antipodi,fuse a formare un amore chiaroscurale dove il leit-motiv è la ricerca di un nuovo concetto di electro,plasmata più su digressioni futuristiche tra Kraftwerk e Parliament,dove fuoco e ghiaccio sono finalmente messi faccia a faccia,nella nascita di quel feto techno che tv,cinema e letteratura favoleggiavano da tempo immemore.
Tante collaborazioni autorevoli,oltre al monicker Model 500,quelle dove Atkins viene affiancato dai produttori tedeschi Moritz Von Oswald e Thomas Fehlmann,autentici geni di una tradizione elettronica bianca che li vede come eredi più autorevoli.Interessante anche il progetto Infiniti,a quattro mani(poi successivamente solo di Atkins) con l'olandese Orlando Voorn.
A nome Model 500,il primo ovviamente senza voto in quanto troppo importante per attribuire stupidi numeri.
_CLASSICS (1993) :
Una via lattea,più che disco,che raccoglie tutte le galassie prodotte nella seconda metà degli anni 80'.Senza prolissità,la nascita della techno.
Parabole electro modellate su fuochi cosmici,tradizione kraut,correnti spaziali e il lento ma fermo pulsare di un cuore metà borg e umano.Un qualcosa di unico e irripetibile,tra i primi grandiosi vagiti del genere ("Techno Music"),dichiarazioni di supremazia planetaria("Night Drive"),passando per lo space-jazz da modulo di salvataggio di "Ocean to Ocean",il clima da battaglia interstellare di "No Ufo's" e "Off the Battle" e il puro sci-fi sound di "The Chase" che sembra uscire dal tubo catodico per impossessarsi delle membrane delle casse hi-fi.Tutto è partito da qui,la vera concezione di techno come una serie di pagine palmari di un futuro palpabile da cui non si deve temere nulla,l'evoluzione meccanica della carne umana,sangue che coaugulando sui mixer diventa circuito. Senza tempo.
N.C/10
_DEEP SPACE (1996)
Visto il precedente storico,ad Atkins sarebbe bastato incidere un disco di tracce mute per rimanere nella storia dell'elettronica.Invece,senza sorprese,rinuncia a proporre lo stesso identico sound in favore di una revisione strutturale degli stessi pezzi che lo avevano reso famoso,accentuando maggiormente la dimensione techno delle strutture armoniche,mentre gli spazi cosmici da Moma museum sono sempre il fondale preferito.Grandi pezzi,ben levigati e prodotti,tra l'altro con la partecipazione di Kevin Saunderson e l'aiuto di Maurizio come tecnico del suono,ne fanno un album da collezione techno.Arie soul direttamente da un buco nero("I Wanna Be Here") si incastrano in microchip minimal-techno("Starlight"),aprendosi poi in veri e proprio trionfi electro-pop("The Flow") e culminando con bordate laser da ABC techno("Orbit").Ulteriore passo avanti di un artista che non deve dimostrare nulla a nessuno.
8,5/10
_MIND AND BODY (1999)
Ottimo esempio di bicameralismo musicale perfetto,da un lato inossidabile riassunto di quanto fatto finora,dall'altro incipit di possibili nuove aperture artistiche,molto interessanti.Questa volta a fianco delle epifanie da tales from the future si affaccia un lato pop per nulla disprezzabile,riuscitissimo in certi casi("Rain"),mentre breakdance a gravità zero come "Psychosomatic" si gemellano con lo sketch lo-fi di "Everyday",a cui collabora quell'altro genio di Robert Hood.Ennesimo eccelente album,da non perdere.
8/10
A nome 3MB FEAT.MAGIC JUAN ATKINS:
_3MB FEAT.MAGIC JUAN ATKINS (1993):
Here,ladies'n gentlemen,siamo in presenza di una antologia della techno.Nonostante sia l'inizio di un ulteriore parentesi umanmusicale di Atkins,a dargli una mano ci sono i sopracitati guru europei Maurizio e Fehlmann.Un lavoro celestiale,capace di rileggere sia la tradizione jazz nell'incubatrice techo più evoluta di "Jazz is the Teacher"che l'archetipo di Cosmik musik mittleuropea ("Die Kosmischen Kuriere").Martellanti ritmiche da pioggia d'asteroidi ("The 4th quarter") fanno da contraltare a sublimi estensioni mentali degne del miglior Asimoov ("Bass mental").Lo ripeto per l'ennesima volta,pietra miliare della techno.Se lo trovate,indispensabile.
10/10
A nome INFINITI:
_SKYNET (1998):
Nonostante sia accreditato a doppio nome,Atkins e l'olandese Orlando Voorn(che non è il sosia nanico del Bloom),quest'album è solo pappa del sacco atkinsiano.Potentissimo,più accentuato su dimensioni minimali dei precedenti,è un continuo pulsare techno di straordinaria bellezza.Echi di funk orbitale("Postcards from the future",che sa tanto di Blade Runner) e armonie da spazio profondo(ma sempre funk) di "Coffeeshop Connection" delineano un album inaudito,bellissimo e degno di star accanto senza mordenti alle pubblicazioni che lo precedono,nonostante molti pagliacci che asseriscono di conoscere la techno lo declassino a puro mestiere.Cattiva invidia,cattiva!.
P.s = il computer di terminator non c'entra un accidente.
Cosa fare nel vostro caso?se conoscete tutto,datevi una pacca sulla spalla e fate finta che sia io a darvela.Se non conoscete nulla aspettavi un diretto in faccia,che poi sia io a darvelo o un altro poco importa.
Ascoltare di corsa,e se ci sono dei "Uh,carino ma non granchè" vorrei delle motivazioni serie,e non la solita sfilza di cazzate da buffoni elitari,grazie.. -
LordSupernova.
User deleted
Molto interessante, vedrò di colmare la mia ignoranza. .