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Kill Fede.
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Progressive Hip-hop,Avant-garde hip hop.Di certo termini derivativi,ma che rendono di sicuro meglio che trip-hop l'immenso immaginario musicale di Dj Shadow aka Josh Davis.
Come un Pollock di noialtri armato solo di campionatore,Shadow dipinge istantanee suburbane di abbagliante bellezza,riuscendo a costruire una musica per immagini estremamente evocativa,che insieme all'uso quasi virtuosistico del campionamento l'ha reso l'albero Yggdrasil del trip-hop tutto,ed una delle realtà più interessanti degli anni '90.
Niente canti,se non estrapolati da chissà quali tapes,solo frammenti di grooves e tracks cucite tra loro come una dorsale suturale,a formare vere e proprie suite strumentali dove ogni suono registrato è all'ordine della bassa battuta.Un trip-hop barocco il suo,dove l'epicità dell'incedere e il riempimento quasi gotico dei fondali lo rende distante anni luce dall'asciuttezza stilistica di un Dj Vadim o dai nevrotici circuiti chiusi di Dj Krush.Senza contare i Massive Attack(che comunque è roba diversa),il massimo esponente dell'hip-hop strumentale di tutti i tempi.E il mio preferito,guarda un pò.
_ENDTRODUCING (1996):
Senza parole,senza fiato.Qualsiasi aggettivo vi verrà in mente ascoltando questo lavoro,avrà un senza davanti o una lacrima agli occhi.Già sulla copertina si noti la citazione di un giornalista che definisce Shadow "il Jimi Hendrix o il Jimmy Page del campionamento".Difatti la perizia tecnica al limite del virtuosismo è lampante,ma quello che veramente stupisce non è questo,ma bensì la visione d'insieme che il disco scatena nei bassifondi dell'encefalo umano.Oltre ad essere l'everest del filone trip-hop,è anche un mantra che ricerca lo spirito hip-hop più puro delle radici,infine un disco di grande musica.Il puzzle dei campionamenti appare così naturale da stordine,l'incastrarsi dei frammenti per quanto complesso dà vita a nuovi acquerelli dai colori disarmanti,e pezzi come "Stem","Midnight in a Perfect World" e soprattutto "Building Steam with a grain of Salt" trascendono generi,etichette e quant'altro di didascalico e spesso stupido c'è nella musica.Un album da tenere in provetta,amplificato dalla sua natura nineties,dove la soluzione in precipitato sono "solo" 50 anni di musica pop. Senza tempo.
10/10
_PREEMPTIVE STRIKE (1998):
Una compilation di singoli nascosti mai editi in precedenza,essenziali per comprendere appieno il rumore di fondo nella mente di Dj Shadow.Si parta dall'incredibile "In/Flux",ABC seminale dell'intero movimento trip-hop,nero su bianco di puro genio.Si passi poi all'indice "vero rocker",e si goda della diapositiva fumettistica di certo chitarrismo anni '70 che è "High Noon".Infine,non sazi,si riprenda il tema di "What does your soul Look Like"(già presente in Endtroducing"),però qui ampliato in 4 movimenti,nel suo tessuto originale,vera e propria sinfonia trip-hop del terzo millennio.Tra Schubert,Public Enemy e Gentle Giant.Riassunto?Rara bellezza.
9/10
Personalemente,pur non dilungandomi,consiglio anche il successivo "Private Press,che nonostate sia anni luce dal debut,non è poi tutto quel cialtronesco che tanti "critici" della domenica gli additano tutt'oggi.Godibile,in all ways.
The Outsider invece perde parecchio,a mio avviso.Il suono è troppo crossoverizzato e il frullato di hyphy,indie rock,blues,spoken words,punk-rock e altro mostra presto la corda.Qualcuno apprezzerà,io non sono tra questi.
Un artista che tutti devono conoscere,poi misconocere magari.Ma è veramente difficile,davanti a tanta bellezza,solo uno stolto si ostina a negare.Con annesse risate degli altri.
DISCOGRAFIA:
• Endtroducing (1996)
• Preemptive Strike (1998)
• The Private Press (2002)
• The Outsider (2006)
Edited by Kill Fede - 19/11/2007, 21:15. -
´Rasputin`.
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con Entroducing è stato amore a primo ascolto. i pezzi che hai citato tu sono di una bellezza sconvolgente. .