Black Dog

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  1. Kill Fede
     
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    Che cosa succederebbe se un giorno la techno che tutti conosciamo,diventasse intelligente?

    Che cosa accadrebbe,se questa techno,al pari di un ciclopico golem costruito da ritmiche e arie protocreatrici a noi innominabili,diventasse senziente?


    A questi interrogativi,solo i Black Dog possono rispondere.


    Nucleo originario formato da tre ragazzotti inglesi accomunati dalla passione per l'egitto e internet.Ai nomi Ed Handley,Andy Turner e Ken Downie rispondono tre cefalopodi pieni di sperimentazione più che inchiostro,mentre i loro occhi camaleontici guardano al lato più emozionale e malinconico della techno detroitiana come ai suadenti ritmi di certe latinità mai troppo nascoste.

    L'idea fissa è futuro,vista da chi non conosce la paura,e a prendere forma è una musica aliena ed impalpabile,sempre in bilico tra barocco e stilizzato,a metà tra easy-listening per argonauti del 3000 e atavico senso dell'ignoto,dando vita ad un qualcosa sia moderno che ancestrale,ironico ed intoccabile.

    Il mistero avvolge l'operato dei tre,almeno fino al 1995,dove alcune divergenze stilistiche portano allo split del trio.Da un lato il marmoreo Ken,che perpetua nell'anonimato e nel monicker Black Dog la propaggine lavorativa della sua arte,dall'altro Ed e Andy,che togliendosi la maschera ripristinano l'alias Plaid(già utilizzato) scegliendo di percorrere una strada più malleabile e comunicativa.

    Purtroppo,questa è la fine di una realtà musicale che appare come mai esistita,a testimonianza della sua bellezza.Volendo analizzare la carriera dei Plaid e quella del redivivo ghost Black Dog,si capisce chi fosse la vera anima della formazione e chi tirasse più acqua al mulino."Not for Threes"(1997) a nome Plaid è un encomiabile lavoro di rinascita,"Music For Adverts"(1996) è la lapide finale del suono Black Dog.Non senza rammarico,la magia scompare.O meglio...si trasferisce.

    Ma prima delle lacrime posticcie,è d'obbligo analizzare alcuni lavori tra i più incredibili e originali della storia dell'elettronica,qui più che mai "music for machines".


    BYTES(1992):

    Altro tentacolo plasmatico della piovra Warp,e primo album ufficiale a nome Black Dog.Una raccolta di pezzi creati sotto diversi pseudonimi(Balil,Plaid,Atypic) che vanno a formare l'ideale di techno extraterrestre che da lì a poco sarà accademia.La radio-ga-ga dei seleniti,soundtrack per allunaggi su supernove morenti,arie venusiane e pura crosta terrestre sono solo alcune delle istantanee planetarie che questo disco può evocare,come un caleidoscopio impazzito nel nome della scienza.Le forme di vita a base di carbonio collassano davanti alle purezze melodiche di "3/4 Heart"(in assoluto lo zenit del disco) mentre oscuri campionamenti ambient pulsano febbrililmente tra le griglie ultra-bass di "Object Orient".Altrove la techno-chill out di "Caz" sembra fuoriuscita da qualche documentario sulla cintura di Orione,mentre a fare da sfondo è la giocosa invettiva humour di "Focus Mel",easy listening al transitor per fast-food orbitanti.Senza dilungarmi ancora,e tralasciando le fesserie scritte sopra,un capolavoro assoluto.Tra gag lunari e rapimenti emotivi da lasciare a bocca aperta,una delle testimonianze più memorabili della storia dell'elettronica.

    10/10

    TEMPLE OF THE TRANSPARENT BALLS(1993):

    Senza abusare della parola classico,che in questo caso risulta inopportuna,TOTB è comunque un album tre pertiche sopra alla media temporale nineties,una conferma(come se servisse)che i Black Dog sono dei fuoriclasse.Le ritmiche trovano il modo di intricarsi ancor di più,senza però cadere nell'isterismo venetiano,mentre le allucinate arie ambient siderali sono sempre al loro (splendido) posto.Altro meltin'pot per alieni, dove il vortice tecnonova delle emoglobine danzanti di "Cost II" è il vero valore aggiunto del disco.Spessore (ri)confermato.

    8/10

    SPANNERS(1994):

    Ricontrollando,capita che si dimentichi qualcosa.Nella electropalette di colori sonici a dispozione,i Black Dog recuperano le tinte fosche per dare vita ad una forma chiaroscurale di trip-hop fetale.Ai tempi di un genere ancora in fasce,i tre pittori decidono di dire la loro,riuscendoci nel migliore dei modi.L'opener "Raxmus" è un murales di grazia ultraterrena,mentre la salsa digitalizzata di "Borbola Work" spicca per classe e ammiccamento.Fanno capolino anche la nevrotica diapositiva di una grande mela aliena("Chase the Manhattan") mentre a concludere questo trittico all'umor grigio ci pensano le girandole armoniche di "Utopian Dream".Sopraffinamente sopraffino.

    9/10

    PARALLEL(1996)

    Ai tempi dell'uscita di Parallel,la formazione originaria dei Black Dog era già un ricordo.Per fortuna ci pensa questa raccolta di singoli pre-anni '90 ad addolcire il boccone amaro.Un vero e proprio vanedecum nostalgico del più puro e incontaminato Black Dog style,annovera solo gioelli di emozioni aliene,come la title track per esempio,oppure l'acid house schizoide di "Grossolalia",che insieme ai karate/jazz breakbeats di "Erb" e all'incantevole trasporto utopico di "Hub" riesce a farci dimenticare per una manciata di minuti che chi assemblava queste gemme ormai è fuggito.Celestiale rammarico.

    9/10

    MUSIC FOR ADVERTS(AND SHORT FILMS):

    Si giunge infine al solo Ken Downie,intento a misurarsi con il monolitico Black Dog senza aiuti del pubblico.Purtroppo la tetraggine creativa,seguita alla dipartita dei nuovi Plaid Handley e Turner,è oltremodo smisurata.L'equilibrio che si cerca di orchestrare è palesemente precario,tra ambient classica e sperimentalismi techno.Per carità,qualche volta la luce si accende ad intermittenza,e alcuni pattern ritmici del (bel)passato affiorano.Ma è troppo poco,il grigiore ha sostituito la magia e l'anomimato del black dog contagia anche il versante qualitativo dell'opera.Dimentichiamo.

    4,5/10


    Anche se tedioso,leggete e ascoltate di conseguenza please.Come scritto in altri topic,mi riservo dal cancellare interventi stupidi o tendenziosi tesi a svilire l'opera di questo gruppo.Se si tratta di pareri personali(e non da finti saccenti) o gusti,sarò lieto di lasciarli lì,e magari farvi cambiare idea.

    Buon ascolto.Il mio è da anni delizioso.



    DISCOGRAFIA:

    Vedi sopra,quella di Plaid nell'apposito topic.
     
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0 replies since 18/11/2007, 19:24   264 views
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