Coil

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  1. VikingFede666
     
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    Discepoli della "rivoluzione industriale" dei Throbbing Gristle, ricercatori delle
    più disparate sorgenti di suono, i Coil si sono rivelati gli esponenti di punta della corrente esoterica dell'industrial britannico.Personalmente li annovero tra i miei favoriti in questa corrente(e la lista è terribilmente lunga :ghgh: ) ma come per gran parte dei gruppi figli della "rivoluzione industriale" portata nel rock dai Throbbing Gristle a fine anni Settanta,li reputo un pò troppo dispersivi,poichè tra uscite ufficiali e rivisitazioni di uscite ufficiali, tra inediti e
    antologie, tra collaborazioni e side-project,riassumerne la storia equivale dunque un po' a stendere un complicato albero genealogico.
    In ogni caso i Coil si sono meritatamente affermati tanto come rappresentanti di punta (insieme ai Current 93 di David Tibet) della corrente "esoterica" dell'industrial britannico, quanto - soprattutto - come uno dei gruppi più creativi, fantasiosi e versatili del genere. La loro ricerca sul campionamento delle più disparate "sorgenti di suono" li ha condotti a ottenere risultati di alto livello tanto nell'avanguardia elettronica più ostica, quanto nella creazione di canzoni regolari e addirittura ballabili.. ed i capolavori ci sono eccome..cito un anno..1984..in quell'anno, infatti, Christopherson e Balance registrano uno dei capolavori della musica "rituale", l'Ep How To Destroy Angels, contenente un solo brano, la lunga title-track, 16 minuti di un cerimoniale subliminale e occulto per sole percussioni (dal gong a ogni sorta di oggetti metallici, persino spade!), imparentato coi contemporanei lavori dei Current 93 (e pubblicato per la stessa label, la Laylah di David Jackman, altro importante sperimentatore del periodo con il suo progetto Organum).Segue a ruota il 1986,dove Balance e Christopherson perfezionano la formula e realizzano il capolavoro di questo loro primo periodo con Horse Rotorvator.Christopherson e il suo campionatore Fairlight dominano la scena, Balance al canto si rivela "sciamano" di raro carisma e magnetismo. "The Anal Staircase", diventa il loro primo vero hit anche nelle discoteche, con quel suo battito pesante e sconnesso, sul quale piovono una miriade di campionamenti. Il disco ha la sua forza nel suo eclettismo, nella sua energia sonora, tutto al servizio di un'atmosfera insinuante, morbosa. Gli orizzonti del gruppo sono ampissimi: "Slur", cantata da Marc Almond dei Soft Cell, è un altro brano perverso e trascinante, dal clima vagamente gitano; "Penetralia", strumentale a metà tra una marcia folk e un violento rock industriale (e di lì a qualche anni ci sarà da imparare da un brano come questo per gruppi come Ministry e Nine Inch Nails); c'è l'apoteosi gotica di "Ravenous", la fanfara impazzita di "Circles Of Mania", il salmo infernale di "Blood From The Air", la marcia marziale di "The Golden Section" e persino una cover di Leonard Cohen, "Who by fire?". C'è infine il brano storico, "Ostia (the death of Pasolini)", litania superbamente intonata da John Balance nel quale la trasfigurazione in chiave allegorica della morte del regista e scrittore friulano diventa occasione per sfoderare un arrangiamento spericolato e spettacolare, tra nervosi arpeggi di chitarra acustica e le impennate romantiche di una sezione d'archi.Tralascerò volutamente un decennio per passare direttamente ad un trittico che io reputo essenziale per comprendere questo ensemble:i due volumi della Musick To Play In The Dark e Astral Disaster (2000).Questi'ultimo poi musicalmente è votato ancor di più all'esplorazione di sonorità "cosmiche", a cominciare dall'iniziale "The Avatars", assortimento di ronzii ed echi siderali degno dei Tangerine Dream(forse per questo l'ho apprezzato ancora di più :ghgh: )..arriviamo infine allo zenit(personale) di questo gruppo..The Ape of Naples(2005).Premessa:John Balance è morto nel novembre 2004 all'età di 42 anni."Ape..."è un album che raccoglie alcuni brani totalmente inediti e presenta per la prima volta in veste ufficiale pezzi finora apparsi solo su bootleg vari.E il lavoro di Christopherson, genio del mixer, ha fatto sì che questa raccolta suonasse compatta e uniforme come un vero e proprio nuovo album. I Coil stavano sperimentando un suono più "live" (grazie anche all'apporto dei nuovi membri Mike York, Cliff Stapleton e Simon Norris), un suono bizzarro e ondulato, al tempo stesso denso e minimale. Ed ecco dunque le lente, stupefatte evoluzioni di queste "canzoni" aliene e allucinate: l'iniziale "Fire Of The Mind" e "Cold Cell", "Triple Sun" e nuove versioni di classici come "Amethyst Deceiver" e "Teenage Lightning", tutti episodi straordinari che portano in quella dimensione sensoriale che appartiene solo ai Coil. Una dimensione di sogno e allucinazione, di attimi dilatati, dove segni e luoghi rassicuranti e familiari vengono sottilmente deformati fino a renderli nuovi e irriconoscibili.Questo album-testamento è una delle espressioni più riuscite dell'arte dei Coil, un album che chiude nel modo migliore una carriera fuori dal comune; ma naturalmente resterà nella memoria anche e soprattutto come l'ultima occasione per condividere le visioni di Geff Rushton, un uomo che ha nutrito la sua vita e la sua arte con i suoi eccessi, trasformandoli in tappe di un intenso cammino personale e spirituale oltre che musicale. Un cammino che termina in questo album di grande, sofferta e luminosa bellezza.

    DISCOGRAFIA:

    Zos Kia ft.COIL: Transparent (Threshold House, 1983)

    How To Destroy Angels (Ep, Laylah Antirecords, 1984)


    Scatology (Force & Form, 1984)


    Horse Rotorvator (Some Bizarre, 1986)


    Gold Is The Metal With Broudest Shoulder (Threshold House, 1987)


    Themes For Hellraiser (soundtrack, 1987)


    Unnatural History vol. I (Threshold House, 1990)


    Love's Secret Domain (Wax Trax, 1991)


    Stolen And Contaminated Songs (Threshold House, 1992)


    How To Destroy Angels Remixes (Threshold House, 1992)

    The Angelic Conversation (soundtrack, Threshold House, 1994)


    ELpH: Protection (Ep, 1994)

    ELpH: Worship the glitch (Eskaton, 1995)

    Unnatural History vol. II (Threshold House, 1995)


    Black Light District: 1000 Lights In A Darkened Room (Eskaton, 1996)

    Music For Commercials / Unnatural History vol. III (Threshold House, 1997)


    Time Machines (Eskaton, 1998)

    Musick To Play In The Dark Vol. I (Chalice, 1999)


    Musick To Play In The Dark vol. II (Chalice, 2000)


    Astral Disaster (Eskaton, 2000)


    Constant Shallowness Leads To Evil (Eskaton, 2000)


    Queens Of The Circulating Library (Eskaton, 2000)

    Thighpaulsandra: I (2001)

    Moon's Milk (in four phases) (Import, 2001)

    The Ape Of Naples (Threshold House, 2005)
     
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  2. Signor Rossi
     
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    Possiedo solo Scatology, di cui apprezzo la sognante "To the heart of it all". Per il resto dovrò informarmi sulla loro vasta discografia.
     
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  3. velvet)))
     
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    Beh, allora ascolta SUBITO Horse Rotorvator. Grandissimi comunque, Balance è tvoppo fiko.
     
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  4. VikingFede666
     
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    Bè?il più grande gruppo industrial di tutti i tempi(insieme ai TB) è cagato quanto un cesso pubblico sotto un cavalcavia?che tristezza...comunque aggiungo che oltre al "classic masterpiece" Horse Rotorvator,c'è da citare quell'immenso tesoro che è "The Ape of Naples",che personalmente adoro alla follia..un collage sonoro minimal-industriale di alta scuola...allora?
     
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  5. ForgottenTear
     
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    Cagatissimo, non ti preoccupare, non avevo visto il topic. I Coil direi sono fondamentali come gruppo, li accosterei ai TG sia per importanza sia per periodo ed influenza.
     
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  6. velvet)))
     
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    Oh, ape of naples mai ascoltato. quindi merita merita?
     
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  7. VikingFede666
     
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    CITAZIONE
    Oh, ape of naples mai ascoltato. quindi merita merita?

    Tantissimo.E' un colosso.
     
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  8. Ziltoid
     
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    Io ho sentito solo Horse Rotorvator, grandissimo disco ma con sonorità che non mi pigliano particolarmente, se e quando avrò tempo libero cercherò di trovare altro
     
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  9. Varo88
     
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    Minchia oh, anche se nn mi piace molto l'industrial, questi mi hanno preso subito.
    Scatology è un capolavoro.
     
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  10. ForgottenTear
     
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    CITAZIONE (Varo88 @ 21/10/2007, 14:03)
    Minchia oh, anche se nn mi piace molto l'industrial, questi mi hanno preso subito.
    Scatology è un capolavoro.

    Eh eh, se ti piacciono i Coil allora fidati che ti piace l'Industrial, solo devi ancora scoprire che ti piace :lol:
     
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9 replies since 25/6/2007, 14:37   1497 views
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