Lennie Tristano

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. VikingFede666
     
    .

    User deleted


    "Dicono che Tristano è freddo?Si sbagliano".Questa frase lapidaria di Charlie Parker (uno che di feeling e swing ne sapeva qualcosa) dovrebbe essere un'autentica pietra tombale per la serie di luoghi comuni che ancora oggi vengono ripetuti da molti critici quando si parla di questo grandissimo pianista,autentico portabandiera del Cool Jazz.
    Con l'eccezione degli scritti di Franco Fayenz e Marcello Piras,si continua a perpetuare il mito del musicista intellettuale,dal cuore di ghiaccio,incapace di emozioni,e via blaterando.Eppure basta ascoltare il suo disco omonimo(Lennie Tristano,Atlantic),forse il suo capolavoro.Chi se ne importa se nell'iniziale "Line Up" Tristano ha accelerato a posteriori la velocità del nastro?Quello che conta è il risultato finale e ha un gusto delizioso,leggermente metallico,in cui l'assolo di Tristano (come anche quello,splendido,di "East Thirty-Second") è trascinante esattamente come quelli di Bud Powell.Non c'è niente di distaccato in questo album,anzi c'è da meravigliarsi di fronte alla qualità di feeling che Tristano riesce a riversare nella parte centrale di Requiem,composto proprio in memoria di Parker.Con il suo commovente andamento di marcia lenta preceduto da un corale di sapore quasi schubertiano,è l'ultimo pezzo che mi sentirei di definire come freddo.Il fatto che Tristano,nell'insegnamento,scegliesse un approccio verso la musica basato sulla costruzione logica piuttosto che emozionale dimostra unicamente che per lui non c'era contrasto tra cuore ed intelletto,li considerava fondamentali entrambi.
    Igor Stravinskij ha detto nel 1932: "Perchè cercare di rendere ulteriormente espressivo qualcosa che lo è già?Sarebbe come tentare di addolcire lo zucchero!"; la frase ben si applica alla pratica strumentale di Tristano,che rifiuta il sentimentalismo ma non i sentimenti.Questo cd si divide tra studio e palcoscenico,ed è proprio nelle meravigliose esibizioni dal vivo che Tristano rifulge come uno dei grandi protagonisti del Jazz,rivelando un fraseggio dove ogni elemento è indubbiamente controllatissimo ma l'emozione non viene mai allontanata,anzi si fa luce a ogni battuta.In più Tristano può contare sull'apporto di un solista sensazionale come Lee Konitz che in "Ghost of a Chance" distribuisce meraviglie melodiche dal suo sax con luminosa morbidezza,sul tappeto accordale che Tristano gli disegna magicamente intorno.Un disegno,tra l'altro,fatto da un pianista cieco.

    DISCOGRAFIA:Per la sterminata discografia vi rimando QUI,ma ricordate di ascoltare il cd omonimo.Massimo capolavoro suo e del jazz in generale.

    P.s=Curiosità,per chi già non lo sapesse,Tristano è stato uno dei primi insegnanti di Joe Satriani,e a detta dello stesso Satch,uno dei suoi migliori.Alla faccia di chi dice che i guitar hero schifano il jazz..Tiè :P
     
    .
0 replies since 26/6/2007, 17:59   125 views
  Share  
.