Roy Haynes

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  1. Kill Fede
     
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    Uno dei pochi rappresentanti storici del Bebop ancora in attività,Roy Haynes possiede un suono inconfondibile,leggero e dettagliato,che si inserisce con sottigliezza in molti contesti musicali.Indubbiamente il Bop è la musica che lo ha visto protagonista,ed egli ha realizzato decine di incisioni storiche con tutti i protagonisti di quel movimento,da Parker a Rollins,ma non si possono dimenticare i dischi con Miles Davis,Lee Konitz e Lennie Tristano.
    Haynes è un musicista curioso,e in anni recenti lo si è visto al fianco di artisti molto più giovani di lui come Pat Metheny( :wub: :wub: :wub: ) e Danilo Perez; la freschezza del suo stile,che pur restando solidamente ancorato allo swing lo arrichisce di numerosi contrappunti ritmici con press roll,accenti asimmetrici,rim shot(una particolare tecnica del rullante) e cassa,è in grado di arricchire ogni partitura.La continua fantasia ritmica del batterista di Roxbury si riflette anche nei suoi assoli,mai poderosi o narcisisti,che estraggono dalla batteria un numero ragguardevole di diversi colori,con una chiarezza melodica ed un controllo dinamico non dissimili da quelli di un altro grande maestro,Max Roach.Uno dei dischi migliori di Haynes,e quello che preferisco,è "Out of the Afternoon",del 1962,disponibile da qualche anno in versione rimasterizzata(tra l'altro questo disco ha una registrazione di qualità super).Musicisti d'eccezione come Roland Kirk(fiati),Henry Grimes(Contrabbasso) e Tommy Flanagan(pianoforte) rivisitano con Haynes classici come "If I Should Lose You" e "Fly me to the Moon" insieme a pagine dal linguaggio orientato verso il Post-bop("Raoul" e "Long Wharf").L'unica eccezione è "Snap Crackle",decisamente influenzata dallo stile più sperimentale di Kirk,che oltre a dimostrare la consueta bravura al sax suona anche due singolari strumenti a fiato,lo strich e il manzello,talvolta contemporaneamente(come nel tema dell'iniziale "Moon Ray").La musica gravita intorno al baricentro della batteria di Haynes,allo stesso tempo delicata e trascinante,che distribuisce assoli ricchi di immaginazione.Intorno a lui la conversazione musicale è aperta e frizzante,Flanagan è come sempre impeccabile,Grimes sfodera un walking bass che sorprenderà chi l'ha ascoltato solo in situazioni free e ci regala anche un magistrale assolo con l'archetto in "If I Should Lose you".Fantastico.

    DISCOGRAFIA:

    * 2006 Whereas
    * 2004 Fountain of Youth
    * 2004 Quiet Fire
    * 2003 Love Letters
    * 2001 Birds of a Feather: A Tribute to Charlie Parker
    * 2000 Roy Haynes
    * 2000 The Roy Haynes Trio
    * 1998 Praise [Japan]
    * 1998 Praise
    * 1994 My Shining Hour
    * 1994 Te Vou! +++++
    * 1992 When It's Haynes It Roars
    * 1992 Homecoming
    * 1986 True or False
    * 1979 Live at the Riverbop
    * 1977 Thank You Thank You
    * 1977 Vistalite
    * 1976 Sugar Roy
    * 1973 Senyah
    * 1972 Equipoise
    * 1971 Hip Ensemble
    * 1964 People
    * 1963 Cymbalism
    * 1963 Cracklin'
    * 1962 Out of the Afternoon +++++
     
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0 replies since 8/7/2007, 14:16   70 views
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