Death SS

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  1. The Necromancer
     
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    Nascono dalle pagine piú strane dell'underground e scandiscono il tema della musica heavy che trae linfa dai miti e dalle leggende esoteriche medioevali, portando alle estreme conseguenze il caliginoso colore della rêverie gotica, come nessuno aveva mai osato fare, in Italia. I Death SS, almeno in origine, erano una sorta di manifattura chimerica, una formazione da spiare con stupore e paura nella sua attivitá fantomatica, impegnata nella produzione di spettrali demo come "Horned God of the Witches" (circa 1981): nell'indole perfida ed ostile emanata da quelle tracce, giá si riconoscevano gli autentici, occulti signori dell'emergente heavy metal italiano, altrove molto spesso derivativo. Il segno di una forte personalitá era profondamente radicata nel suono Death SS: la voce maligna e minaccevole di Steve Sylvester, fin troppo oltranzista per i tempi, anticipava nettamente le tendenze estreme del black metal contemporaneo, districandosi nel bizzarro labirinto di riff dal fitto incastro, infetti di vibrazioni angosciose, creati dall'innovativo chitarrista Paul Chain, quindici anni dopo (!) riconosciuto in qualitá di sperimentale maestro del doom. E poi quell'atmosfera, dove il sole penetrava di rado per spazzare l'immondizia delle ombre ("Terror", "Murder Angels", "Zombie",...), che imprigionava nell'asfissiante strettezza di muri ciechi percorsi da gelide fessure. L'atmosfera é il fattore determinante, perché il criterio definitivo di autenticitá é la creazione di precise sensazioni, in grado di stimare un indefinibile atteggiamento di timoroso ascolto, o addirittura il senso di contatto cno entitá soprannaturali. All'inizio della loro storia, Sylvester e Chain si erano realmente accostati ad elaborate forme di magia rituale; forse per quessto la musica dei Death SS possedeva un umore fererale, un senso di corruzione malsana che ritroveremo, limitatamente a questo aspettto, solo nei migliri Darkthrone, "neri apostoli del Grande Nord". Ma per teorizzare l'horror cosmico perseguito dai Death SS, non bastava un suono ultra-heavy, e con abbontante inclinazione alla necrofilia, veniva allestita un'ambientazione teatrale da Grand Guignol "realistico", che contemplava reperti autentici, trafugati dai "giardini dei morti". Non solo, l'apparato scenico ideato dal lugubre Sylvester prevedeva la presenza dei musicisti mascherati da mostri mella tradizione orrorifica. Questo espediente consentí alla formazione nata a Pesaro nel 1977, di ruotare numerose comparse attorno ai due protagonisti, prima di raggiungere un assetto stabile, ossia la classica line-up formata da Sylvester (il Vampiro, la voce), Chain (la Morte, chitarra solista), Claud Galley (lo Zombie, chitarra ritmica), Danny Hughes (la Mummia, bassista) e Thomas Chaste (il Licantropo, drummer). Il travestimento, il ricorso ad un pesante make-up, non é nuovo nel rock, basti pensare ai Kiss, Alice Cooper, ed al seminale Rocky Horror Picture Show, ma é assolutamente inedito lo stile macabro, lontano dal gusto caricaturale es ironico dei suddetti esempio, che i Death SS inscenano con scellerata convinzione. Il gruppo é realmente impressionante, ed il concerto piú famoso dell'epoca (aprile 1980) da supporto ai "Gaznevada" (esponenti di punta della new wave italiana) mettte in soggezione i tremila del palasport di Pesaro, traumatizzati dal lancio di carne verminosa sulle prime file del pubblico! Nello stesso periodo, la fama del quintetto si estende solo grazie alla circolazione "sotterranea" dei demo, a pagine giornalistiche d'effetto, e l'unico documento discografico é la partecipazione a "Gathered" (1981) pionieristica compilation del nuovo rock italiano realizzata dalla rivista Rockerilla. I Death SS presentano l'originale versione di "Terror", un classico dell'horror music dall'inimitabile, raggelante senso drammatico. Basta ed avanza per riconoscere i Death SS come gli autentici capostipiti della combinazione musica/immagine d'impronta "satanica". Hellhammer/Celtic Frost (il lader Tom G.Warrior era un fan della band italiana), Mercyful Fate e la "corrente" anni'90 del black metal norvegese e non (Cradle of Filth) sfrutteranno infatti la diabolica masquerade inventata da Steve Sylvester. Proprio il cantante sparisce di scena, ossessionato dalle arti segrate e finito ad un passo dall'esaurimento nervoso, alla vigilia dell'EP di debutto "Evil Metal", cosí intitolato din ossequio alla filosofia "negativa" che fin ora ha animato il gruppo. Il disco viene comunque realizato, ma subito ritirato dal mercato per difetti di incisione che non gli impediscono di trasformarsi in un ricercato collectors item! Sotto la guida di Paul Chain, i Death SS registrano anche "Black & Violet" per la prima antologia metallica italiana, "heavy Metal Eruption" (1984) ma a quel punto lo stesso chitarrista dichiara che la metamorfosi nel suo nuovo progetto Violet Theatre era giá compiuta. Chain prende le distanze da un'esperienza che giudica persino "maledetta", ed il suo primo EP esibisce un titolo eloquente "Detaching from Satan". É il preludio ad un'intensa attivitá solista nell'ambito della sperimentazione dark, culminata nella prestigiosa collaborazione con Lee Dorrian dei Chatedral nell'album del '95 "Alkahest". Ma fornaci d'incendio covano sotto le ceneri dei Death SS e divampano ancora con la pubblicazione, voluta dallo stesso Chain, dell'album postumo "The Story of Death SS / 1977-1984", una collezione di storiche, artigianali tapes del gruppo. Trasferitosi a Firenze, Sylvester rifonda il gruppo avvalendosi di efficaci musicisti della scena metal locale (membri di Sabotage, Shaabby Trick, Machine Messiah...) e resuscita tutti gli spettri del passato impersonificando il demone Baphomet sulla copertina del primo album del nuovo corso, "In Death of Steve Sylvester" (che é anche l'interpretazione piú diffusa della signa Death SS). Il disco riporta alla luce i brani di cui s'é nutrita la leggenda della formazione originale, riprocessandoli alla luce del suono metal tipico della seconda metá degli anni '80. La musica continua peró ad offrire uno scenario vario, dove riemerge il carisma dei Death SS nella ricostruzione di lugubri atmosfere, "storie di sangue" sviluppate attraverso una precisa logica narrativa. L'album é un immediato successo, catapultando il gruppo ai vertici delle classifiche heavy metal nazionali, ed il successivo 12" picture disc, "Vampire", inaugura un altro orientamento che anticipa i tempi: negli anni '90 é infatti tornata prepotentemente d'attualitá la celebrazione delle cult-band dei primi Seventies. I Death SS iniziano nell'89 a rendere omaggio ai maestri dark Black Widow, con efficaciversioni di "Come to the Sabbat" e soprattutto "In Ancient Days" rivisitata nella sua suggestiva architettura contorsionistica. Seguiranno cover di Atomic Rooster, High Tide, Uriah Heep, persino dal musical "Jesus Christ Superstar", a riprova del profondo interesse che lega Steve a quell'aureo periodo della musica rock. Mutano ancora i musicisti attorno alla figura centrale del vocalist, ma i Death SS incrementano le loro quotazioni commerciali con il nuovo album "Black Mass" (1989), che li pone risolutamente al vertice della scena metal nazionale. Accoanto ai tipici agguati dei "campioni di brivido", "Black Mass" propone anche l'innovativo titolo-guida, che amalgama parti pseudo-sinfoniche, samples e tetri cori grgoriani. Il momento del gruppo oltre i nostri confini, e sulla scorta di un nuovo contratto discografico, i Death SS s'accordano conu un esperto produttore della label tedesca Noise, Sven Conquest; il terzo album, "Heavy Demons", é il piú professionale sia a livello di effetti sonici, sia per l'eccessivo look dei musicisti, curato da specialisti cinematrografici del make-up (i truccatori del cast di X-Files. n.d.Darkanar). Persino il famoso attore inglese Oliver Reed recita in "Walpurgisnacht" (un'antica festa tedesca di demoni e streghe. n.d.Darkanar), ed il nuovo, piú accessibile repertorio regge il confronto con i classici della "Morte"; ma ancora una volta il destino sembra congiurare contro i Death SS, il cui nome é respinto dai distributori europei perché infondatamente associato ai contemporanei moti neo-nazisti. Steve é costretto a ribattezzare la formazione Sylvester's Death per evitare simili collegamenti e a questa denominazione é accreditato il live "The Cursed Concert", che sospende l'attivitá discografica del gruppo nel '92. Il vocalist realizza due anni dopo un eclettico album solo, "Free Man", dove riscopre anche le sue radici doom, ricostituendo in alcune tracce la storica formazione dei Death SS con Paul Chain, che lo accompagna nel Monsters of Rock Festival del Mediterraneo, dove Sylvester figura in qualitá di attrazione principale. Le voci di rifondazione della line-up originale acuite dalla pubblicazione di un box di quattro 45 gire a tiratura limitata, "The Cursed Singles", non servono peró ad infondere nuova vita nell'implacabile persecuzione del passato. Nonostante ció, i Death SS non intendono abdicare dal ruolo di minacciosi rappresentanti delle tenebre esterne; "Horror Music / The Best of Death SS" é il primo passo del rilancio: diciannove brani interamente rimasterizzati fra i quali le nuove versioni, interpretate da Steve, di "Chains of Death", dall'introvabile "Evil Metal" (eheh.. io ce l'ho! n.d.Darkanar), e della giá citata "Black and Violet". Con la nuova etichetta Lucifer Rising, e il sostegno dell'ambiziosa distribuzione Self, i Death SS attingeranno dalla loro morbosa riserva di incubia anche nella seconda metá degli anni '90.
    É nel '97 che vede la luce il nuovo album "Do What Thou Wilt", un concept dai suoni moderni e diversi rispetto al vecchio stile, costruito attorno alla vita e alle opere del mago Aleister Crowley. Questo disco vede la partecipazione ancora una volta di nuovi membri nel gruppo fra cui i due chitarristi Emil Bandera e Felix Moon. Nel '98 partecipano al festival italiano "Gods of Metal" dimostrando ancora una volta le loro incredibili capacitá tecniche e teatrali live. Dopo piú di un anno di silenzio cambiano ancora alcuni membri; nel gruppo entrano a far parte Anton Chaney (drummer) e Kaiser Sose (bassista) mentre rimangono Emil Bandera (chitarre) e Oleg Smirnoff (tastiere). Questa nuova formazione vede anche un cambio quasi radicale del look dei Death SS che adesso sembrano dei temibili mostri cyberpunk. É proprio a febbraio del 2000 che vede finalmente la luce l'attesissimo nuovo album "Panic" dove ancora una volta i Death SS riscoprono nuovi suoni adottando anche l'uso dell'elettronica esprimendo la "Horror Music" in modi sempre diversi mentenendo peró il loro classico ed inconfondibile stile. Da evidenziare la prestigiosa partecipazione del regista polacco Aljandro Jorodowsky (autore del cult movie "The High Mountain") che presta la voce nelle oscure intro ed outro del disco. Nel seguente Panic Tour i Death SS dimostrano ancora di essere capaci di creare atmosfere tenebrose e terrificanti, e ripropongono a grande eccitazione del pubblico vecchi classici del tipo "Terror", "Chains of Death", "Vampire" e l'intramontabile cover dei Black Widow "Come to the Sabbat".

    Discografia:
    1981: Terror (su "Gathered compilation" Eletric Eye)
    1982: Zombie/Terror (7" self-produced)
    1982: The Night of the Witch/Black Mummy (7" self-produced)
    1983: Profanation/Spiritualistic Seance (7" self-produced)
    1983: Evil Metal: Chains of Death/Inquisitor/Schizofrenic (Ep 7" Electric Eye)
    1984: Black and Violet (on "HM Eruption" Electric Eye)
    1987: The Story of Death SS 1977-1984 (Lp/Cd/Mc Minotauro)
    1988: In Death of Steve Sylvester (Lp/Cd/Mc Metalmaster)
    1989: Vampire/In Ancient Days/Come to the Sabbath (12" Ep Metalmaster)
    1989: Black Mass (Lp/Cd/Mc Metalmaster)
    1990: Kings of Evil/Gethsemane/Murder Angels (12" Ep Metalmaster)
    1990: In the Darkness/Mandrake Root (7" Metalmaster)
    1991: Where have you gone?/Death walks behind you/Horrible Eyes (12"/Cd Contempo)
    1991: Heavy Demons (Lp/Cd/Mc Contempo)
    1992: The Cursed Concert (Lp/Cd/Mc/Vhs Contempo)
    1993: Straight to Hell/Futulist Lament/Heavy Demons/Baphomet (Cd Contempo)
    1993: Vampire (su "Dracula compilation" Sony)
    1995: The Cursed Singles (Box with 4 7" Avantgarde)
    1997: Baron Samedi (.... Lucifer Rising)
    1997: Do What Thou Wilt (Lp/Cd/Mc Lucifer Rising)
    1999: Scarlet Woman (.... Lucifer Rising)
    2000: Hi-Tech Jesus (.... Lucifer Rising)
    2000: Panic (Lp/Cd/Mc Lucifer Rising)
    2000: A Tribute to Death SS:Beyond the Realms of Death SS (Lp/Cd/Mc Black Widow)

    Fonte:Unofficial Death SS
     
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  2. Signor Rossi
     
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    Il mio preferito rimane "Do what thou wilt". C'è veramente della magia in quei brani.
     
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  3. * Doom83 *
     
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    Io ho ascoltato solo Black Mass....ma sinceramente non mi ricordo un cazzo. :D
     
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  4. The TrashMaker
     
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    ahahahah Paul Chain è un mio onesto concittatdino!...qua è una specie di leggenda metropolitana vivente!
     
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  5. Signor Rossi
     
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    CITAZIONE (The TrashMaker @ 31/8/2007, 18:50)
    ahahahah Paul Chain è un mio onesto concittatdino!...qua è una specie di leggenda metropolitana vivente!

    Dicci tutto.
     
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  6. The TrashMaker
     
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    CITAZIONE (Signor Rossi @ 2/9/2007, 13:57)
    CITAZIONE (The TrashMaker @ 31/8/2007, 18:50)
    ahahahah Paul Chain è un mio onesto concittatdino!...qua è una specie di leggenda metropolitana vivente!

    Dicci tutto.

    allora possso dirti che qua è considerato un "inominabile", si dice il suo nome porti sfiga, inoltre si fa vedere solo raramente in giro...........e poi abbiamo scoperto che a 17 anni era fidanzato con la madre di un mio amico.
    ...poi vabbè tante altre cazzate del tipo è un morto, profana le ombe ecc...
     
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  7. MirkoRagnarok
     
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    Poi praticava la Magia Nera e ha perso un occhio in un rito.
    E aveva la casa spiritata.
    (Parole sue)
     
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  8. The TrashMaker
     
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    addirittura, questa è vera, una volta c'è stato pure il cantante dei Cannibal Corpse nel suo studio a Cattabrighe (un buco frazione di Pesaro)!
     
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  9. Signor Rossi
     
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    CITAZIONE (The TrashMaker @ 3/9/2007, 13:09)
    addirittura, questa è vera, una volta c'è stato pure il cantante dei Cannibal Corpse nel suo studio a Cattabrighe (un buco frazione di Pesaro)!

    Chi, Fisher o il vecchio cantante?
     
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  10. The TrashMaker
     
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    CITAZIONE (Signor Rossi @ 3/9/2007, 17:03)
    CITAZIONE (The TrashMaker @ 3/9/2007, 13:09)
    addirittura, questa è vera, una volta c'è stato pure il cantante dei Cannibal Corpse nel suo studio a Cattabrighe (un buco frazione di Pesaro)!

    Chi, Fisher o il vecchio cantante?

    nn ne ho idea! :B):
     
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  11. Jake F. Aces
     
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    ascoltateli quanto volete, ma non nominateli mai, portano sfiga e ne ho le prove tangibili.
     
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  12. Pharmd974
     
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    Hello! bccfgad interesting bccfgad site!
     
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  13. Pharmd628
     
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    Very nice site!
     
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12 replies since 31/8/2007, 10:16   807 views
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